La neonata band Pordenonese Sunmei ha passato buona parte degli ultimi anni impegnata su più fronti.
Ha condividiviso il palco con artisti internazionali che vanno dagli Interpol e Peter Hook a Vök e The Altered Hours, esibendosi anche con i loro connazionali Diaframma, Be Forest e Brothers in Law, per citarne alcuni.

Prevalentemente, si sono presi il tempo di produrre le canzoni che compongono il loro primo LP, una raccolta di brani in lavorazione da tempo, finalmente confezionate durante la pandemia.
Molto ispirato dall’indie-folk del midwest americano, temperato nelle acque scure dello shoegaze, questo progetto mira a produrre musica che in qualche modo mescoli le sensibilità indie più classiche con frammenti di dream pop ed elettronica ambient.

Sia luminose che malinconiche, con texture torbide e testi semi-astratti, le tracce in uscita si articolano in canzoni strutturalmente semplici e dirette che parallelamente esplorano nuovi suoni e idee.

Direttamente da una stanza in campagna, questa musica rappresenta il viaggio che i Sunmei hanno intrapreso per arrivare a questo punto mentre cercano di avvicinarsi alla loro essenza di cantautori.

// FACEBOOK